Perché una rete

Un intervento efficace sulla disabilità richiede il contributo di una pluralità di soggetti secondo un approccio multidimensionale e una logica di rete che facilitino l’inclusione lavorativa.

In quest’ottica Rete significa:

• dare una risposta unitaria a problemi complessi, attraverso l’integrazione fra i diversi ruoli specifici e la definizione di un unico ed esaustivo progetto personalizzato di presa in carico;
• dotarsi di un riferimento organizzativo che, attraverso la corresponsabilizzazione dei soggetti coinvolti, favorisca il rafforzamento dei servizi erogati;
• condividere conoscenze ed esperienze e, attraverso la pratica, sperimentare nuovi schemi innovativi di intervento;
• radicare l’azione dei servizi sul territorio, tenendo conto del contesto produttivo e delle peculiarità occupazionali, espressione sociale per eccellenza dei destinati gli interventi.

È il D.lgs. n.151/2015, art. 1 Lettera a), a introdurre il principio della “promozione di una rete integrata con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, nonché con l’INAIL […] per l’accompagnamento e il supporto della persona con disabilità presa in carico al fine di favorirne l’inserimento lavorativo”. Il collocamento mirato, come sistema aperto e integrato, rappresenta dunque un ambito particolarmente coerente, dovendo coniugare in un delicato equilibrio specializzazione e unitarietà di interventi, definiti a partire dalla centralità della persona. Una complessità che richiede un lavoro integrato e una cooperazione operativa tra differenti servizi pubblici territoriali, storicamente distinti tra loro per mission e ambiti di intervento, ma chiamati oggi a un’azione comune all’interno di uno schema coerente e unitario che contribuisca al rafforzamento della capacità del sistema di attuare progetti personalizzati a favore delle persone con disabilità.

“Fare rete” diviene dunque sia un metodo che un obiettivo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, per attribuire al collocamento mirato la funzione di promotore di una Rete territoriale permanente di servizi, strada maestra per la qualificazione e la specializzazione degli interventi in Sardegna.